L’uomo che uccise Don Chisciotte
“L’uomo che uccise Don Chisciotte”, ovvero “Siamo tutti Don Chisciotte”. Questo film contiene molti film, ed è bello per questo. Il presente si mescola al passato grazie a quella macchina del tempo che sono i ricordi; la realtà si mescola al sogno grazie a quel superpotere che tutti possediamo: l’immaginazione.
Questo film parla di arte, di amore, di cicatrici, di persone perdute e persone ritrovate; fa ridere – molto, ero piegato in due sulla poltroncina – fa sognare, fa commuovere. Terry Gilliam ci ha messo venticinque anni a realizzarlo, e io non posso che dirgli grazie per non aver mai pensato, neanche per un istante, di arrendersi ai colpi della sfortuna.
Domenica pomeriggio Gilliam era a Roma, ed è intervenuto brevemente prima della proiezione. Le immagini sono sgranate, l’audio non è il massimo (e lui indossa una camicia piuttosto discutibile), ma la sua simpatia e la sua ironia sono irresistibili.
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