Compagno di viaggio
La vidi per la prima volta in libreria, alla stazione. Non era l’ora di punta, le corsie tra gli scaffali erano vuote. Lei osservava le copertine cercando qualcosa che la colpisse, un’immagine, un titolo. Non ricordo cosa indossasse, non ricordo nulla tranne i suoi occhi, inquieti, curiosi. Era entrata spinta da un impulso, rubando del tempo a un appuntamento al quale sarebbe arrivata in ritardo. Cercava qualcosa, ma senza sapere cosa; succede a quasi tutti quelli che entrano qui.
Prese un libro, lo sfogliò, lo ripose. Io rimasi immobile, la guardavo. Inutile fingere di essere occupato a fare altro: ciò che desideravo era che la sua attenzione si appuntasse su di me. Come se il mio fosse stato un pensiero magico, lei si avvicinò. Raccolse un volume proprio vicino a me e, nel farlo, mi sfiorò. Mi fissò, con una punta di imbarazzo, come per chiedermi scusa.
Quali scuse?, avrei voluto dirle. Sono qui per questo.
Forse per farsi perdonare di quel contatto, lasciò l’altro libro e prese me. Guardò a lungo la mia copertina, poi scorse qualche pagina. Pregai che capitasse sui miei pezzi migliori. C’è un punto in cui uno dei miei personaggi fa un discorso sulla vita e sull’amore. Bellissimo. Vale la pena comprarmi solo per quello, giuro.
Stavo lì, tra le sue mani, senza osare respirare.Continua a leggere, pregavo. Innamorati di me, innamorati di me al punto di volermi portare via da qui, dove sono uno tra tanti, dove sono soltanto una copia. A casa tua, sulla tua libreria, sarò un libro. Un vero libro. Il tuo.
Sono ancora qui, nella libreria della stazione.Qualcosa è andato storto, ma non chiedetemi cosa. Lei mi ha rimesso a posto –malamente, a dire la verità, piegando un angolo della mia bella copertina – ed è uscita di corsa. Così, semplicemente, senza neanche rendersi conto di quanto il suo gesto, sollevarmi, sfogliarmi, mi avesse sconvolto.
È appena entrato un uomo con un trolley. Dalla tasca della giacca spunta un biglietto. Si aggira frettoloso, il suo treno sta per partire. La sua scelta sarà rapida, senza tentennamenti. Cerca un romanzo scorrevole, che si faccia leggere agilmente, ma al tempo stesso di sostanza. Ehi, vorrei gridargli, lo sai che io sarei un perfetto compagno di viaggio?
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